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A Novara in 500 per dare l’assalto alla Coppa Italia junior-senior

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CoppaItaliaIl PalaIgor a Novara ospita la finale nazionale della Coppa Italia junior-senior, che vedrà impegnarsi sui tatami 296 atleti nelle sette categorie maschili e 172 atlete in quelle femminili. La manifestazione, organizzata dal Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta, è pronta a registrare un cambio generazionale essendo numerosi gli atleti ed atlete della classe juniores che puntano decisamente al podio. Le gare di sabato sono, come di consueto, riservate alle categorie maschili che inizieranno alle 9 con le categorie 66, 73, 90 e +100 kg, cui seguiranno dopo le 12 con 60, 81 e 100 kg. Domenica in gara tutte le categorie femminili, 48, 52, 57, 63, 70, 78 e +78 kg che, anche in questo caso, inizieranno alle 9.


Glasgow, brilla l’oro di Marco Andrei, Italia in corsa con le grandi

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20180615 Glasgow 1Brilla l’oro messo al collo da Marco Andrei nella seconda giornata del Veteran European Championships a Glasgow. In un giornata particolare, nella quale sono state assegnate soltanto le medaglie delle classi maschili M3 e M4, e quindi soltanto quattordici d’oro per 278 atleti rispetto alle 34 del Day 1 per 365 atleti, l’Italia ne è uscita ancora benissimo con il primo posto di Marco Andrei nei 60 kg M4, al quale si sono aggiunte anche la medaglia d’argento di Massimo Laurenzi nei 100 kg M3 e tre medaglie di bronzo con Said El Mahyaoui nei 60 kg M3, Melchiorre Emanuele Melis nei 60 kg M4 e Roberto Mascherucci nei 73 kg M4. Un riscontro, quello favorevole agli atleti italiani che trova la conferma del medagliere, dove l’Italia con 5 primi, 2 secondi e 6 terzi posti ha consolidato la classifica alle spalle di una Francia letteralmente decollata, 53 medaglie, 10 d’oro e la Germania, che è salita a 9 primi posti con 18 medaglie complessive. Sabato saranno in gara tutte le classi femminili, da F1 a F11 e le classi maschili più giovani, M1-M2. “Oggi, in attesa delle donne e degli M1-M2 – ha commentato infatti Giuseppe Macrì - abbiamo tenuto con 1 oro, 1argento e 3 bronzi. Oro meritato per Andrei, sempre sul podio, ma finalmente sul gradino più alto. ‘Finalmente ho fatto contento mio padre’ ha detto Marco con commozione. Laurenzi, un argento non si butta via, anche se perdere al Golden Score potrebbe sembrare un oro mancato. Mascherucci, Melis e Mahyaoui, sono i 3 bronzi al termine di una gara fiume, hanno disputato 5 incontri ciascuno, rimanendo concentrati, dalla mattina al Final Block alle 16. Mahyaoui, ancora fresco di Ramadan (finito ieri) ha detto: ‘ero molto debole e in semifinale la stanchezza si è fatta sentire, ma la pausa del Final Block mi ha rigenerato, e così sono riuscito a confermare il bronzo di Olbia’. Il volto di Mascherucci la dice lunga sulla battaglia sostenuta e Melis è scontento della finale mancata. Da non dimenticare che, tra ieri e oggi, abbiamo portato 12 atleti a disputare la finale per il bronzo. Domani ultimo giorno per gli individuali, con tutte le donne in gara sperando di arricchire un medagliere già congruo”.

Riepilogo medaglie Italia

Oro

  1. Giovanni Battaglia, 66 kg-M9
  2. Andrea Giuseppe Leobono, 60 kg-M5
  3. Elio Paparello, 73 kg-M7
  4. Sergio Valli, 66 kg-M7
  5. Marco Andrei, 60 kg-M4

Argento

  1. Franco Ghiringhelli, 73 kg-M6
  2. Massimo Laurenzi, 100 kg-M3

Bronzo

  1. Amelio Di Nitto, 81 kg-M7
  2. Fernando Marverti, 81 kg-M5
  3. Andrea Vanni, 81 kg-M9
  4. Said El Mahyaoui, 60 kg-M3
  5. Melchiorre Emanuele Melis, 60 kg-M4
  6. Roberto Mascherucci, 73 kg-M4

Schoolboys European Championships: stile libero senza podio, ma gara positiva

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AZZURRINI LOTTARoma, 15 giugno 2018 - Partenza amara per gli italiani in gara a Gyor,in Ungheria per i Campionati Europei Schoolboys. Nella prima giornata dedicata allo stile libero gli azzurrini sono rimasti lontano dal podio, tuttavia l’esperienza è stata positiva in una competizione internazionale di così alto livello. Dei dieci ragazzi saliti sulle materassine ungheresi solo tre riescono ad agguantare i ripescaggi. Nei -41 kg Paolo Lumia supera prima il polacco Maciej Szmyd per 12-0, poi il russo Marat Fadzaev per 2-0, ma cede all’azero David Cavadov (6-6) proprio ad un passo dalla finalina per il bronzo. Nei -48 kg Antonino Milano vince il primo turno contro l’israeliano Daniel Korkin per 6-0 per poi fermarsi agli ottavi contro il turco Metin Karabiyik per 10-0: le speranze di una medaglia svaniscono nel ripescaggio perso contro l’azero Akbar Valiyev per 8-0. Giuseppe Sgherza negli 85 kg passa gli ottavi contro il turco Sertac Ungor (10-0), ma si fa superare al ripescaggio dal greco Ioannis Mihelakis (7-5). Fuori ai quarti Danny Lubrano (44 kg), Raul Caso (52 kg), mentre lasciano la competizione agli ottavi Raffaele Matrullo (57 kg), Gabriele Niccolini (57 kg), Giuiano De Benedettis (75 kg) e Davide Cossu (85 kg). Fuori nel turno di qualifica Florio Giuseppe (48 kg). 

Coppa Italia maschile, l’aria di casa fa volare l’Akiyama: 8 medaglie, 3 sono d’oro

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Novara M SOCOtto atleti sul podio, tre al primo posto e l’Akiyama Settimo ha preso il volo nella classifica per società della Coppa Italia junior-senior maschile. Sono stati 263 gli atleti che hanno gareggiato nel PalaIgor a Novara per aggiudicarsi il titolo di Coppa nelle sette categorie maschili e, alle spalle dell’Akiyama, primo con 72 punti, si sono piazzati Nippon Napoli, secondo con 24 e Banzai Cortina Roma, terzo con 18. “È difficile commentare una gara in cui sembra che tutto sia stato molto semplice – ha detto Pierangelo Toniolo, coach dell’Akiyama vincitore – ma gli avversari sono stati tanti e di valore e, per quanto ci riguarda, siamo stati bravi a rimanere uniti fino alla fine, dagli Assoluti a gennaio fino adesso con la Coppa Italia. Il risultato mi fa piacere per i ragazzi, che se lo sono meritato, ma anche perché abbiamo gareggiato in Piemonte, dov’è ritornata una gara di livello e, da vincitore, voglio dire che è stata organizzata molto bene”. Questi i commenti dei sette vincitori e le rispettie classifiche.

Andrea Carlino (60): “Sono contento della gara di oggi, fin da subito mi sono sentito in forma e sono riuscito ad arrivare in finale vincendo sempre per ippon. Non così la finale, ma va bene così”. 60: 1. Andrea Carlino (Akiyama Settimo); 2. Angelo Lanzafame (Titania Catania); 3. Luca Carlino (Akiyama Settimo) e Davide Corsini (Judo Club Capelletti)

Edoardo Mella (66): “La gara è stata molto dura, anche per l’infortunio avuto al ginocchio la scorsa settimana. Ma sono riuscito ugualmente a giocarmela tenendo testa ad avversari molto validi. Continuerò così, perché in quest’ultimo periodo stanno arrivando buoni risultati e rigrazio Pierangelo Toniolo per avermi seguito e motivato”. 66: 1. Edoardo Mella (Akiyama Settimo); 2. Mattia Miceli (Banzai Cortina Roma);3. Luca Rubeca (Akiyama Settimo) e Samuele Fascinato (Isao Okano Club)

Davide Nuzzo (73): “Sono in forma, mi sono sentito bene sin dal primo incontro ed è una vittoria che meritavo anche per il lavoro fatto in palestra. Devo dire grazie al Banzai Cortina, alla mia famiglia ed a tutti quelli che mi sostengono. Sono molto contento e continuerò senz’altro su questa strada”. 73: 1. Davide Domenico Nuzzo (Banzai Cortina); 2. Rene Villanello (Akiyama Settimo); 3. Jacopo Cavalca (Kyu Shin Do Kai Parma) e Davide Ripandelli (Preneste Castello)

Salvatore D’Arco (81): “Sono molto contento del risultato, perché vengo da un periodo piuttosto buio, hon fatto due European Cup in cui sono uscito al primo incontro. Ma oggi mi sono ritrovato e sono pronto a ricorrere i miei obiettivi”. 81: 1. Salvatore D’Arco (Nippon Napoli); 2. Gaetano Palumbo (Star Judo Club Napoli); 3. Ermes Tosolini (Akiyama Settimo) e Stefano Ferrari (Pro Recco Judo)

Christian Comotti (90): “Vincere è stato uno sfogo, perché giovedì scorso nonno ha avuto problemi e questa vittoria è dedicata a lui. Certo, sono contento, ma in questo momento sto pensando ad altro”. 90: 1. Christian Comotti (Akiyama Settimo); 2. Raffaele Dalessandro (Nippon Napoli); 3. Roberto Campi (Robur et Fides) e Alfredo Raia (Nippon Napoli)

Davide Pozzi (100): “Un infortunio al polpaccio mi ha tenuto fermo per dieci giorni, sono risalito sul tatami oggi, ho provato a veder come andava ed è andata bene. Un po’ me l’aspettavo, ma non niente era scontato. Ora penso a Saarbrucken, poi Isola”. 100: 1. Davide Pozzi (Akiyama Settimo); 2. Luca Perino (Centro Judo Ciriè); 3. Gianluca Bruzzesi (Mestre 2001) e Luca Villanova (Dojo Equipe Bologna)

Pavel Gurghis (+100): “Mi ha fatto piacere vincere nuovamente la Coppa Italia. È stata una bella gara, ho incontrato atleti preparati ed adesso riprendo ad allenarmi per cercare di vincere anche l’anno prossimo. Per gli Assoluti devo attendere di ottenere la cittadinanza, spero avvenga presto, anche se potrebbe essere fra uno o due anni”. +100: 1. Pavel Gurghis (Judo Club Rho); 2. Tiziano Di Federico (Judo Club Tor Lupara); 3. Lorenzo Turini (Kumiai Druento) e Valerio Menale (Fitness Club Nuova Florida)

L’oro di Marsili accende Glasgow con altri 4 argenti e 11 bronzi

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20180616 Glasgow 1Un altro oro con Cristina Marsili, ma anche quattro secondi e undici terzi posti hanno acceso la terza giornata della squadra italiana a Glasgow, nel campionato d’Europa per veterani e, con queste sedici medaglie, l’Italia rimane in quota nel medagliere. Si è trattato di un giornata molto impegnativa, con 388 atleti a disputarsi ben 47 medaglie d’oro per tutte le categorie femminili e le più giovani delle maschili. In queste Francesco Iannone e Francesco Degortes hanno fatto la loro parte, terzi rispettivamente nei +100 kg M2 e nei 60 kg M1, mentre le donne salite sul podio sono state ben 14 per il primo posto di Cristina Marsili, 57 kg F4, i secondi di Cristiana Pallavicino, 70 kg F8, Aurora Calamo, +78 kg F6, Sandra Trogu, 52 kg F6, Lara Battistella, 70 kg F1 ed i terzi posti di Lucia Assirelli, 52 kg F6, Maha Aida Guemati, 63 kg F5, Gianna Sestieri, 57 kg F5, Rosanna Dell Accio, 48 kg F5, Sara Guala, +78 kg F4, Fabiana Fusillo, 78 kg F4, Andretta Bertone, 57 F3, Elen Merelli, 57 kg F2, Alessandra D’Amario, 52 kg F2. “Una bella Italia femminile, come previsto, ha arricchito il nostro medagliere – ha detto il responsabile dei Master azzurri, Giuseppe Macrì – e grazie a Cristina Marsili, anche oggi l'inno italiano si è fatto sentire nello splendido Emirates Arena. È stato anche l'unico purtroppo, ma qualche incontro gestito male nei momenti cruciali ci ha impedito di fare meglio e, magari, confermare un titolo conquistato ai Zagabria. Questo, se non altro, ha causato po' di delusione per un risultato che poteva essere diverso, ma è vero anche che il livello delle donne si è alzato molto, le categorie sono più numerose e, non dimentichiamoci, che oggi sono salite sul podio in 14, per un oro, quattro argenti e nove bronzi. Altre due medaglie di bronzo le hanno conquistate Francesco Degortes, terzo nei 60 kg M1, “sono deluso – ha detto – in semifinale non mi è stato riconosciuto un wazari che, forse, avrebbe cambiato il posto sul podio” e da Francesco Iannone, terzo nei +100 kg M2, che ormai da anni si conferma sul podio. Domani chiusura, con la gara a squadre, che conta un boom di formazioni iscritte, ben 51. L’Italia ne schiera 7, 4 maschili e 3 femminili”.

Riepilogo medaglie Italia

Oro

  1. Giovanni Battaglia, 66 kg-M9
  2. Andrea Giuseppe Leobono, 60 kg-M5
  3. Elio Paparello, 73 kg-M7
  4. Sergio Valli, 66 kg-M7
  5. Marco Andrei, 60 kg-M4
  6. Cristina Marsili, 57 kg-F4

Argento

  1. Franco Ghiringhelli, 73 kg-M6
  2. Massimo Laurenzi, 100 kg-M3
  3. Cristiana Pallavicino, 70 kg-F8
  4. Aurora Calamo, +78 kg F6
  5. Sandra Trogu, 52 kg-F6
  6. Lara Battistella, 70 kg-F1

Bronzo

  1. Amelio Di Nitto, 81 kg-M7
  2. Fernando Marverti, 81 kg-M5
  3. Andrea Vanni, 81 kg-M9
  4. Said El Mahyaoui, 60 kg-M3
  5. Melchiorre Emanuele Melis, 60 kg-M4
  6. Roberto Mascherucci, 73 kg-M4
  7. Francesco Iannone, +100 kg-M2
  8. Francesco Degortes, 60 kg-M1
  9. Lucia Assirelli, 52 kg-F6
  10. Maha Aida Guemati, 63 kg-F5
  11. Gianna Sestieri, 57 kg-F5
  12. Rosanna Dell Accio, 48 kg-F5
  13. Sara Guala, +78 kg-F4
  14. Fabiana Fusillo, 78 kg-F4
  15. Andretta Bertone, 57-F3
  16. Elen Merelli, 57 kg-F2
  17. Alessandra D’Amario, 52 kg-F2

Europei Schoolboys: Laura Godino in bronzo e 3 quinti posti nella gara femminile

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LauraGodinoEu2018Roma, 16 giugno 2018 - Ancora un successo per Laura Godino che dopo l’argento agli Europei cadetti dello scorso maggio, porta a casa il bronzo agli Schoolboys European Championships in svolgimento a Győr (HUN).
E' una medaglia importante quella della giovane lottatrice torinese del 62 chilogrammi che è ulteriormente arricchita da 3 piazzamenti ai piedi del podio, quelli di Michela Chessa, Aurora Russo e Yvette Valentini.
La gara di Godino è iniziata con una sconfitta di misura (4 a 4) ad opera dell'ucraina Siedykh, ma la giovane Laura ha avuto l'occasione del ripescaggio e non si è lasciata cogliere impreparata: ha battuto la rumena Rotunzeanu nettamente (10 a 0) e, in una più che combattutaa finale, la russa Mariam Guseinova per 10 a 10.
Michela Chessa nei 30 chilogrammi ha superato i quarti battendo nettamente la bulgara Dimitrova per poi perdere di misura con la russa Lapshina (10 a 8), Nella finalina per il bronzo ha ceduto il punto della vittoria alla finlandese Luostarinen perdendo per 2 a 1. urora Russo nei 58 chilogrammi, ha esordito con successo battendo la croata Andjelic (7 a 0) per poi essere fermata dalla russa Kabanova; trascinata ai ripescaggi ha battuto nettaamente prima la greca Konstantopoulou poi la spagnola Pereda, ma ha ceduto in finale il bronzo alla bielorussa Martynava. Infine, nei 66chilogrammi, Yvette Valentini ha superato gli ottavi per 10 a 8 sulla polacca Powalowska, ma poi si è fermata di fronte all'ucraina Kukharuk. Ripescata ha battuto nettamente l'ungherese Nyikos prima di cedere il podio alla rumena Scarlatescu.
E' stata una buona prestazione quella della squadra femminile che, al di là della medaglia di Godino, è riuscita ad ottenere numerosi incontri a proprio vantaggio con quasi tutte le azzurrine in competizione.

Domani ultima frazione della competizione europea giovanile con il lizza la greco romana.

Per il live streaming https://unitedworldwrestling.org/event/european-championships-12 

 

 

Cambia il genere, non il vincitore! La Coppa Italia alle donne dell’Akiyama

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20180617 F SOCStesso PalaIgor a Novara, stessa Coppa Italia junior-senior, ma dopo le categorie maschili sui tatami si sono confrontate le categorie femminili, meno di 150 in gara. Ed alla fine, è stata la stessa anche la prima società in classifica: l’Akiyama Settimo. Tre primi e due terzi posti, 44 punti in classifica per un primo posto che, anche in questo caso, lascia ben distanti le inseguitrici, Dojo Equipe Bologna (16) e Judo Mestre 2001 (14), in ogni caso brillanti e meritevoli. “Non ho molto di diverso da dire rispetto ieri – ha detto il coach dell’Akiyama Pierangelo Toniolo – le ragazze sono state brave, la gara è girata bene e abbiamo concluso bene. Ma non ci fermiamo, andiamo avanti con i prossimi appuntamenti a livello junior, European Cup e si volta pagina”. Questi i commenti delle sette vincitrici e le rispettive classifiche.

Sofia Petitto (48): “Mi mancava l’oro. Era troppo tempo ormai che mi sfuggiva e, finalmente, è arrivato. Ci tenevo e sono contenta anche perché ho vinto bene, tecnicamente ho fatto una buona gara e dopo due anni costellati dagli infortuni sono riuscita ad esprimermi al meglio”.

48: 1. Sofia Petitto (Akiyama Settimo); 2. Alessia Ritieni (Fitness Club); 3. Giulia Santini (Fitness Club) e Federica Tolu (Judo Club Torres)

Annarita Campese (52): “Sono felice per questa medaglia, sinceramente non me l’aspettavo. Le avversarie in questa categoria sono molto forti e, per me, anche temute. Tutto però, è andato per il verso giusto, ho vinto e dedico questo successo a mio padre, a mio fratello ed al mio Maestro”.

52: 1. Annarita Campese (AM Torre del Greco); 2. Maruska Iamundo (Judo Club Ventimiglia); 3. Matilda Avila (Kumiai Druento) e Valentina Tomaselli (Akiyama Settimo)

Federica Luciano (57): “Se devo essere sincera, non me l’aspettavo di vincere oggi, in quanto stavo attraversando un periodo piuttosto complicato in cui ho perso parecchie gare. La voglia di vincere, finalmente, ha prevalso ed è successo con tutta la mia famiglia presente. Sono molto felice”.

57: 1. Federica Luciano (Akiyama Settimo); 2. Valeria Raimondi (Isao Okano Club 97); 3. Samanta Fiandino (Dojo Equipe Bologna) e Beatrice Ranzato (Mestre 2001)

Nadia Simeoli (63): “Sono tanto contenta perché è il secondo titolo che vinco quest’anno, ma io continuo a lavorare e spero nella convocazione per gli Europei”.

63: 1. Nadia Simeoli (Nippon Napoli); 2. Chiara Cacchione (Banzai Cortina); 3. Irene Pedrotti (Dojo Equipe Bologna) e Anna Righetti (Akiyama Settimo)

Chiara Carminucci (70): “Non è stata una gara facile, sentivo il peso della responsabilità di dover vincere e sono riuscita a rimanere concentrata, fare il mio judo e così mi è riuscito di vincere la Coppa Italia per il terzo anno consecutivo. Voglio ringraziare il Maestro Pierangelo, Massimiliano che mi ha seguita oggi, i miei compagni ed in particolare Sara Russo e suo padre Aldo che mi sono sempre di supporto”.

70: 1) Chiara Carminucci (Akiyama Settimo); 2. Eleonora Ghetti (Mestre 2001); 3. Agnese Piccoli (Dlf Yama Arashi Udine) e Ilaria Qualizza (Poeti del Judo)

Betty Vuk (78): “Sono davvero contenta, perché sono al primo anno da junior e dopo aver vinto il titolo U21 sono riuscita ad affermarmi anche nella Coppa Italia, confrontandomi anche con le senior ed è stato importante per me lo spirito diverso con il quale ho affrontato questa gara. Ma non intendo fermarmi e continuo a lavorare per crescere ancora”.

78: 1. Betty Vuk (Judo club Tolmezzo); 2. Irene Crema (Cus Parma); 3. Benedetta Sforza (Kodokan Cremona) e Natasha Di Fabio (Kodokan Chieti)

Francesca Roitero (+78): “Riuscire a vincere la Coppa Italia dopo essere salita sul podio agli Assoluti è stato bello, ma lo è stato anche perché ci tenevo dopo che l’anno scorso un infortunio mi aveva impedito di esserci. Dopo aver visto i sorteggi ho iniziato a crederci ed è andata bene. Ringrazio il mio club, coach Luca, i miei genitori”.

+78: 1. Francesca Roitero (Skorpion Pordenone); 2. Rita Alda Ughetti (Judo Club Sakura); 3. Vanessa Origgi (Virtus Arosio) e Debora Sala (Cus Cosenza)

Europei Schoolboys: bronzo per Momilia! L'Italia chiude con due medaglie

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Steve Momilia Euro Schoolboys bronzoRoma, 17 giugno 2018 - Ancora una gioia azzurra dall’Ungheria: Steve Momilia conquista il bronzo nei -62 kg dopo una finale tutta italiana che lo ha visto prevalere sul compagno di squadra Cesare De Vita per 5-2. Il terzo posto dell’azzurro si va ad aggiungere a quello ottenuto ieri da Laura Godino portando a quota due medaglie il bottino italiano ai Campionati Europei Schoolboys. 

Un percorso in ascesa quello dei giovani lottatori Momilia e De Vita che superano rispettivamente al primo turno l’armeno Geghayan (8-0) e il greco Karavasilis (8-2), mentre agli ottavi hanno la meglio su l’ucraino Ivanina (4-2) e sull’estone Ojaste (14-4). Ai quarti arriva lo stop per De Vita contro il russo Federov (8-0), mentre la gara di Momilia continua superando l’armeno Baghramyan (7-2) e conquistando la semifinale: nell’ultimo atto verso la finalissima Steve è costretto a cedere il passo proprio al russo che già aveva fermato il compagno azzurro. Dopo la vittoria del ripescaggio di De Vita contro il bulgaro Kirilov (9-0), ecco che la strada dei due italiani si ricongiunge proprio nella lotta al bronzo. 

Quinto posto per Elia Caresia nei -44 kg: la sua gara inizia con la vittoria agli ottavi sul bielorusso Stupakevich (3-1) per poi subire la sconfitta (8-0) da parte del russo Asalaev, che però gli regala la ghiotta occasione del ripescaggio. Caresia non se la lascia sfuggire e batte per 8-0 il polacco Redestowic conquistando l’accesso alla finalina in cui ha la meglio l’ucraino Lobko (13-4). 

Si fermano ai ripescaggi Davide Gasperini nei -48 kg e Matteo Tramontana nei –57 kg, mentre agli ottavi vengono eliminati Sergio Caniglia (38 kg), Andrea Martino (41 kg), Davide Zilio (52 kg), Gabriele Guerrera (68 kg), Alessandro Romano (68 kg) e Tommaso Virgili (75 kg). Fuori al primo turno Leon Rivalta (57 kg). 


Argento e bronzo per le squadre-donne a Glasgow, Italia quarta nel medagliere

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20180617 Glasgow 1Un secondo ed un terzo posto a squadre hanno coronato la bella esperienza italiana agli Europei Veterani a Glasgow. La soddisfazione di salire sul podio a squadre se la sono tolta le donne TF40 (Tadini, Marsili, Bertone, Molin, Gualà) mettendo al collo la medaglia d’argento e le TF30 (D’Amario, Giacomi, Visonà, Battistella) con la medaglia di bronzo. Un quinto posto degno di nota è stato quello ottenuto dall’Italia TM50 (Aloisi, Gigli, Ghiringhelli, Vettori, Sotto Corona), che ha disputato quattro incontri vincendone due su Francia 3 e Gran Bretagna. Altre quattro formazioni italiane hanno gareggiato, nel TM30 (Rejniak, Di Pietro, Balconi, Giubrone, Saponaro, Iannone), due squadre nel TM40 (Andrei, Brocchieri, Di Mattia, Del Regno, Laurenzi e De Santis, Deserventi, De Bernardis, D’Auria, Prezzi) e nel TF50 (Trogu, Sestieri, Cocco, Guemati, Tassi, Calamo). “Buona gara delle donne – ha detto Giuseppe Macrì - con due finali disputate. Una finalina per il terzo posto per le TF30 ed una finale per l’oro le TF40. Più complicato il percorso maschile, con tabelloni affollati, ma per i TM50 la medaglia si è sciolta soprattutto in semifinale, con quel 3-2 dalla Germania, sarebbe stato certamente più semplice arrivare in finale, che non spuntarla nella finale per il bronzo. Anche se ci siamo andati vicino. L’organizzazione ha sfiorato la perfezione nello splendido Emirates Arena, che ha ospitato circa più di mille atleti con 91 italiani che hanno offerto nel complesso un’ottima prova, forse qualche medaglia in più si sarebbe potuta prendere negli uomini e, soprattutto, nelle donne. L’appuntamento è per il 2019 alle Gran Canarie”. Il medagliere degli Europei, che non tiene conto delle gare a squadre, si chiude con il successo della Francia, 107 medaglie (26-O, 37-A, 44-B) seguita da Germania con 36 (14-O, 12-A, 10-B), Gran Bretagna con 46 (10-O, 14-A, 22-B) e l’Italia ottima quarta con 29 (6-O, 6-A, 17-B).

Riepilogo medaglie Italia

Oro: 1. Giovanni Battaglia, 66 kg-M9; 2. Andrea Giuseppe Leobono, 60 kg-M5; 3. Elio Paparello, 73 kg-M7; 4. Sergio Valli, 66 kg-M7; 5. Marco Andrei, 60 kg-M4; 6. Cristina Marsili, 57 kg-F4

Argento: 1. Franco Ghiringhelli, 73 kg-M6; 2. Massimo Laurenzi, 100 kg-M3; 3. Cristiana Pallavicino, 70 kg-F8; 4. Aurora Calamo, +78 kg F6; 5. Sandra Trogu, 52 kg-F6; 6. Lara Battistella, 70 kg-F1

Bronzo: 1. Amelio Di Nitto, 81 kg-M7; 2. Fernando Marverti, 81 kg-M5; 3. Andrea Vanni, 81 kg-M9; 4. Said El Mahyaoui, 60 kg-M3; 5. Melchiorre Emanuele Melis, 60 kg-M4; 6. Roberto Mascherucci, 73 kg-M4; 7. Francesco Iannone, +100 kg-M2; 8. Francesco Degortes, 60 kg-M1; 9. Lucia Assirelli, 52 kg-F6; 10. Maha Aida Guemati, 63 kg-F5; 11. Gianna Sestieri, 57 kg-F5; 12. Rosanna Dell Accio, 48 kg-F5; 13. Sara Guala, +78 kg-F4; 14. Fabiana Fusillo, 78 kg-F4; 15. Andretta Bertone, 57-F3; 16. Elen Merelli, 57 kg-F2; 17. Alessandra D’Amario, 52 kg-F2

Viviana Bottaro e l'impresa di Istanbul: "Ho fatto un favore a tutto il movimento"

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Viviana Bottaro Premier League IstanbulRoma, 19 giugno 2018 - Una vittoria che simboleggia una vera e propria impresa, “un favore a tutto il movimento” come lo definisce la campionessa azzurra Viviana Bottaro che alla Premier League di Istanbul è salita sul primo gradino del podio battendo la giapponese numero uno del kata mondiale Kiyou Shimizu. Ma non solo, ad un mese dai Campionati Europei dove ha messo al collo un argento amaro, si prende la rivincita contro la spagnola Sandra Sanchez in una finale praticamente identica a quella eseguita nella rassegna continentale. L’azzurra, dopo i tanti successi a squadre con le compagne/amiche di sempre Sara Battaglia e Michela Pezzetti, si è ormai completamente dedicata all’individuale con l’obiettivo di calcare i tatami delle prime olimpiadi della storia del karate a Tokyo 2020, che ora non sembrano più un sogno. 

Viviana, che emozioni hai provato quando a Istanbul hai visto quelle bandierine alzate per te?

“Incredulità. Sono stata felicissima perché ero partita per la competizione credendoci e con la voglia di portare alla luce un prodotto fatto bene, quello italiano, ma non me l’aspettavo”.

Hai lasciato tutti col fiato sospeso dimostrando che i giapponesi non sono imbattibili.

“È una cosa che ho sempre pensato, così come ho sempre creduto che il percorso da fare per arrivare al loro livello sia notevole. Io ho lavorato molto e sinceramente ero convinta di arrivare a questo risultato fra qualche mese, invece ho avuto la riprova di aver fatto dei progressi in poco tempo che mi hanno ripagata”. 

Il tuo è stato un percorso in ascesa, hai superato tutte le atlete più forti al mondo.

“La gara è stata veramente di alto livello. Tutti guardano solo alla finale o alla semifinale con Sandra Sanchez, ma per me l’incontro prima è stato ancora più difficile: io credo che la giapponese Ono Hikaru sia l’atleta più forte in questo momento, quest’anno mi ha battuta ben tre volte in Premier League. Quando ho vinto io per 5-0 mi sono detta “ce la posso fare”.

Però, ammettiamolo, con la Sanchez ti sei presa una grande rivincita…

“In moltissimi hanno criticato il giudizio della finale europea: quel netto 5-0 era forse esagerato per le atlete che abbiamo dimostrato di essere un mese fa in Serbia. La cosa bella è che in semifinale a Istanbul abbiamo riproposto proprio gli stessi kata, eravamo addirittura con le stesse cinture, io rossa e lei blu: ho dimostrato sul campo che quello che tutti dicevano era vero”.

Ryo Kiyuna, Campione del Mondo nel kata maschile, ha perso in finale a Dubai, ora tu batti la Shimizu: qualcosa sta cambiando?

“Si, adesso non si guarda più ai nipponici come modello unico e anche gli arbitri stanno dando il giusto peso a tutti gli atleti. Prima il Giappone partecipava solo ai Campionati Mondiali: gli individualisti venivano, vincevano e tornavano a casa, fine. Oggi partecipano a quasi tutte le competizioni internazionali: se all’inizio è stato uno spettacolo vederli all’opera ora l’esposizione è tanta, si mettono in gioco e si iniziano a vedere le bandierine contro di loro. La mia vittoria a Istanbul è stata come fare un favore a tutto il movimento, non solo all’Italia, perché ora tutti possono dire “lei ce l’ha fatta, quindi è possibile batterli””. 

Che tipo di lavoro stai portando avanti per Tokyo 2020?

“Nulla di particolare, ma ammetto che il cammino individuale è completamente un’altra cosa: ti concentri su te stessa, sull’espressività o su come usi l’addome ad esempio, anche l’energia che metti nelle dita di una mano… In squadra tutto questo c’è fino ad un certo punto perché si tratta sempre di un compromesso tra quello che sei tu e quello che sono le altre due tue compagne. Campionesse come le già citate Shimizu o Sanchez sono individualiste da tanti anni, per questo avevano una marcia in più: nel lasciare la squadra il cuore ne ha risentito perché le emozioni che mi ha regalato sono incredibili, ma concentrarmi solo sull’individuale per me è stata la scelta giusta. Oggi, con l’obiettivo olimpico, non ci si può più permettere di “sprecare” energie in altro”.

Adesso vacanze e riposo?

“Purtroppo non parteciperà ai Giochi del Mediterraneo perché riguardano esclusivamente il kumite, ma per me significa un po’ di meritato relax, anche se breve: due settimane di stop poi si torna al lavoro. Il prossimo obiettivo è la Premier League di Berlino a settembre”.  

Dieci azzurri in partenza per i Giochi del Mediterraneo. Loria: "Aspettiamoci sorprese dai giovani"

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Karate Giochi Mediterraneo 2018Roma, 20 giugno 2018 - La Nazionale Italiana di karate partirà domani per Terragona (Spa) dove nel fine settimana si terranno i Giochi del Mediterraneo. Dieci gli azzurri convocati nel kumite che saliranno sul tatami delCambrils Pavillion sabato 23 e domenica 24: Erminia Perfetto (-50 kg), Sara Cardin (-55 kg), Viola Lallo (-61 kg), Silvia Semeraro (-68 kg), Clio Ferracuti (+68 kg), Angelo Crescenzo(-60 kg), Luca Maresca(-67 kg), Rabii Jendoubi (-75 kg), Michele Martina (-84 kg), Simone Marino (+84 kg). Ad accompagnarli il Direttore Tecnico Pierluigi Aschieri e i coach Claudio Guazzaroni e Salvatore Loria. 

L’ultima edizione del 2013 a Mersin, in Turchia, ha visto l’Italia primeggiare con ben 8 medaglie su 10 partecipanti azzurri: 2 ori e sei bronzi. Quest’anno le speranze sono molte, ma tutto è cambiato: “Prima era diverso – commenta Loria - 4 anni fa non si parlava ancora con certezza di Olimpiadi, ora invece siamo in piena corsa verso Tokyo 2020. I Giochi del Mediterraneo restano comunque una tappa importante del nostro cammino, ovvio che miriamo alla qualifica olimpica, ma questo non ci deve distrarre e affrontare tutto al massimo un passo alla volta”. 

La serie di impegni internazionali ha visto gli azzurri affrontare un periodo impegnativo senza sosta, ma i risultati hanno dimostrato che l’Italia ha ancora molto da dimostrare: “Veniamo dai Campionati Europei dove la Nazionale è tornata ad essere quella che tutti ricordavano con un bottino importante – continua il coach azzurro -. Noi tecnici ci siamo preoccupati dell’eventuale calo sia fisico che mentale che ne poteva derivare, ma ci siamo resi conto con l’ultima tappa di Premier League in Turchia che non è stato così. Nei giorni scorsi abbiamo lavorato si sul discorso tecnico e tattico, ma anche sull’aspetto mentale proprio perché vogliamo restare positivi anche verso questa competizione”. 

Una squadra colma di talenti capitanati da Sara Cardin e Luca Maresca, i due più esperti del gruppo. Grande assente sarà Luigi Busà a causa di un infortunio accorsogli proprio durante gli allenamenti di preparazione ai Giochi. “I ragazzi sono tutti giovani e felici di iniziare questa avventura. Certo, Cardin e Maresca sono quelli che sulla carta danno più sicurezza, ma come abbiamo dimostrato agli Europei tutto può succedere, per questo io mi sento di poter puntare su tutti gli azzurri. Aspettiamoci sorprese dai giovani, tutti hanno esperienza internazionale e medaglie di valore nel proprio bagaglio sportivo: per loro sarà la prima volta ai Giochi e assaggeranno l’aria olimpica che sono certa gli farà venire l’acquolina in bocca”, conclude Loria. 

Ai Giochi del Mediterraneo per ripetere o superare la regola dell’8

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SquadraJudoGDMOtto medaglie possono bastare? Per saperlo bisogna attendere la sera di venerdì 29 giugno, quando il Cambrils Pavilion a Tarragona calerà il sipario sulle gare di judo della 18esima edizione dei Giochi del Mediterraneo. Se le medaglie saranno più o meno di otto, saranno i quattordici azzurri che, sotto la guida di Kiyoshi Murakami, Dario Romano, Francesco Bruyere, Roberto Meloni, si impegneranno al massimo per ottenere un risultato individuale e collettivo gratificante per tutti. Vi state chiedendo perché debba essere fissata proprio a ‘otto’ la quota medaglie di riferimento? Semplice! perché otto sono state quelle conquistate a Mersin, nel 2013 in Turchia nell’edizione n. 17 ed altrettante quelle conquistate a Pescara 2009 nell’edizione n. 16. Altri tempi, ma neanche troppo, se si considera che Fabio Basile e Vincenzo D’Arco andarono a segno a Mersin e ci riprovano decisamente adesso, cinque anni più tardi, benchè in categorie diverse. Le otto medaglie del 2013 in Turchia, quattro d’argento e quattro di bronzo, andarono al collo di Valentina Moscatt (48), Martina Lo Giudice (57), Assunta Galeone (78), Walter Facente (90), secondi classificati e di Fabio Basile (60), Enrico parlati (73), Massimiliano carollo (81), Vincenzo D’Arco (100), terzi. Otto furono le medaglie anche in occasione dei Giochi organizzati a Pescara, quando l’Italia brillò sul tatami e fuori, nell’organizzazione. In tre conquistarono la medaglia d’oro, Elena Moretti (48), Elio Verde (60), Giovanni Di Cristo (73), al secondo posto si piazzà Rosalba Forciniti (52) ed in quattro misero al collo il bronzo, Erica Barbieri (70), Francesco Faraldo (66), Antonio Ciano (81), Lorenzo Bagnoli (90). La squadra per Tarragona ha tutti gli ingredienti giusti per confermare la regola dell’8, ma anche per sorprendere. Questa la squadra: Diego Rea (60), Manuel Lombardo (66), Fabio Basile (73), Antonio Esposito (81), Nicholas Mungai (90), Giuliano Loporchio (100), Vincenzo D’Arco (+100), Francesca Milani (48), Odette Giuffrida (52), Miriam Boi (57), Edwige Gwend (63), Carola Paissoni (70), Giorgia Stangherlin (78), Annalisa Calagreti (+78). Direttore Tecnico: Kiyoshi Murakami, Coach: Dario Romano, Francesco Bruyere, Roberto Meloni. Il programma. Mercoledì 27 giugno le categorie 60, 66, 48, 52, 57 kg, giovedì 28 le categorie 73, 81, 90, 63, 70 kg, venerdì 29 le categorie 100, +100, 78, +78 kg. Eliminatorie dalle 10 alle 16, finali dalle 17 alle 21.

Europei U18, tutti a Lignano per una preparazione ‘condivisa’, in tanti a Celje per un’European Cup senior ‘tosta’

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20180622 Lignano03Se il collegiale è ‘aperto’, sul tatami dell’Auditorium nel Bella Italia Village a Lignano Sabbiadoro, ci salgono in 130. L’Italia infatti, ha risposto con un’ampia partecipazione all’opportunità di contribuire concretamente alla preparazione della Nazionale U18 per il campionato d’Europa in programma a Sarajevo (28 giugno-1 luglio). Ci sono le rappresentative regionali di Lombradia, Piemonte, Veneto, Marche, Sicilia e Friuli Venezia Giulia, ma ci sono anche presenze di club di Liguria, Puglia, Umbria e Friuli Venezia Giulia. Un successo, lo si può ben dire, che raccoglie il migliore risultato, in quanto ad allenare la squadra con partner numerosi e motivati, con il minimo sforzo. Ovvero, ottimizzando l’impegno di tutti. La conferma è nelle testimonianze di alcuni coach presenti. “Questa è una tappa importante per i nostri ragazzi – ha detto Tiziana Lazzari - soprattutto per chi ambisce ad un futuro da atleta: è un grande stimolo. Sarebbe interessante che vi fossero più occasioni così per proseguire il lavoro di crescita impostato”. “Ciascuno dei tecnici della Commissione ha saputo fornire stimoli molto interessanti – ha detto Marco Manusia - avere una molteplicità di punti di vista che si sono alternati in modo coerente ha permesso di individuare delle linee di lavoro da sviluppare tornati a casa; questo fa bene agli atleti e a noi tecnici”. “I ragazzi si sono confrontati in un bel clima – è l’opinione invece di Stefano Turrini - non siamo in gara e non bisogna vincere per forza. Anche nel randori c’è la possibilità di studiare e di provare in un contesto d’alto livello. Queste occasioni fanno bene ai ragazzi delle squadre regionali, perché valorizzano e consentono di lavorare con i migliori e mettersi alla prova”. “Penso che sia un’occasione di crescita importante – ha detto Maurizio Pelligra - sia per gli atleti che per i tecnici: c’è confronto, c’è possibilità di crescere e di rendersi conto che si può arrivare. Speriamo si possa ripetere”. “È stata un’ottima esperienza per i nostri ragazzi – ha detto Roberto Aspico - di certo torneranno a casa arricchiti e con dei punti di riferimento utili per capire cosa serva per alzare il livello”. “È una grande opportunità a basso costo – la considerazione di Milena Lovato - dovrebbe essere un modello per tutte le classi d’età, uno spunto per crescere mettendo in dialogo l’eccellenza con il territorio. D’altronde l’eccellenza è mutevole ed è bene che sia un gruppo aperto per il bene di tutti”.

È un’European Cup Senior fra le più ‘toste’ quella in programma sabato e domenica a Celje-Podcetrtek, in Slovenia ed a confermarlo ci sono i 420 atleti iscritti provenienti da 27 nazioni. Le buone relazioni internazionali di Marian Fabjan, coach del Sankaku Celje ed organizzatore del torneo, hanno portato a Podcetrtek, località termale distante qualche chilomtero da Celje, anche otto donne dal Giappone e una rappresentanza da Portorico, Tailandia, trinidad e Tobago. Gli italiani iscritti sono 47, ma qualche infortunio, per esempio Francesca Ripandelli domenica scorsa in Coppa Italia o Leonardo Casaglia qualche giorno fa in allenamento, ha ridimensionato una partecipazione ugualmente motivata ed ambiziosa, così com’è Paolo Bianchessi, uno dei coach in gara. Qui l’elenco degli iscritti.

Quattordici azzurri in cerca di conferme ai Giochi del Mediterraneo

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Squadra lotta Giochi Mediterraneo 2018Roma, 22 giugno 2018 - Sono quattordici gli azzurri della lotta in partenza per i Giochi del Mediterraneo di Terragona, uno per ogni peso delle tre specialità. Capitanati dal pluricampione Frank Chamizo, i ragazzi andranno alla ricerca di una conferma importante per la lotta italiana, tornata alla ribalta negli ultimi anni grazie ad exploit significativi nelle rassegne iridate e continentali. Un movimento giovane e in crescita, così come i componenti della squadra che da domenica 24 a mercoledì 27 saliranno sulle materassine spagnole a caccia di una medaglia: si parte con i pesi della greco-romana per proseguire lunedì con la lotta libera e martedì con quella femminile. 

L’obiettivo è di migliorare il risultato della scorsa edizione a Mersin nel 2013 in Turchia, dove l’Italia si piazzò al quinto posto nel medagliere con ben 7 azzurri sul podio: quell’anno ad andare a segno furono Silvia Felice, oro nei -48 kg, Maria Diana, argento nei -63 kg, Federico Mannea (-55 kg), Daigoro Timoncini (-96 kg), Rocco Ficara (120 kg), Carmelo Lumia (-84 kg) e Stefano Trapani (-96 kg), bronzi. Tutto diventa ancor più difficile se si guarda all’edizione in casa di Pescara 2009, dove le medaglie furono addirittura 10, con l’Italia sul terzo gradino del podio grazie ai due ori di Francine De Paola (-51 kg) e di Sabrina Esposito (59 kg), all’argento di Andrea Minguzzi (84 kg), e ai bronzi di Paolo Fucile (-60 kg), Beniamino Scibilia (-96 kg), Rocco Ficara (-120 kg), Federico Manea (-55 kg), Francesco Miano Petta (120 kg), Silvia Felice (-48 kg), Valentina Minguzzi (-55 kg). 

Guidati dai coach Enrique Valdes Ysasi, Gajdar Gajdarov e Luis Enrique Mendez Lazo, ecco i 14 azzurri: 

Greco-Romana
Jacopo Sandron (-60 kg), Ignazio Sanfilippo (-67 kg), Riccardo Vito Abbrescia (-77 kg), Fabio Parisi (-87 kg), El Madhi Roccaro (-97 kg);

Femminile
Emanuela Liuzzi (-50 kg) , Francesca Mori (-53 kg), Carola Rainero (-57 kg), Sara Da Col (-62 kg), Dalma Caneva (-68 kg);

Stile Libero
Francesco Gaddini (-65 kg), Frank Chamizo Marquez (-74 kg), Aaron Caneva (-86 kg), Simone Iannattoni (-97 kg). 

Il Programma

Domenica 24 giugno
Eliminatorie e semifinali greco-romana -60 kg, -67 kg, -77 kg, -87 kg, -97 kg

Lunedì 25 giugno

Eliminatorie e semifinali lotta libera -65 kg, -74 kg, -86 kg, -97 kg
Ripescaggi e finali greco-romana -60 kg, -67 kg, -77 kg, -87 kg, -97 kg 

Martedì 26 giugno

Eliminatorie e semifinali lotta femminile -50 kg, -53 kg, -57 kg, -62 kg, -68 kg
Ripescaggi e finali lotta libera -65 kg, -74 kg, -86 kg, -97 kg

Mercoledì 27 giugno

Ripescaggi e finali lotta femminile -50 kg, -53 kg, -57 kg, -62 kg, -68 kg

Tarragona 2018 Live: Sara Cardin è medaglia di bronzo. Maresca e Crescenzo amaro 5° posto

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SquadraKarateGDM

 23 giugno 2018 Si alza il sipario sulla 18ª edizione dei Giochi del Mediterraneo.

Salgono oggi sul tatami i nostri azzurri del karate.

 ore 10:20

Interrotto alle eliminatorie il percorso di Erminia Perfetto dalla greca Kavakopoulou per 3-0.

ore 10:30

Tortuoso il percorso di Sara Cardin (-55kg). Dopo aver perso contro la turca Yakan per 1-0, l'azzurra riesce ad accedere alla finale per il bronzo grazie alla vittoria (3-0) sulla macedone Zaborska. Per conquistare il bronzo dovrà vedersela con l'atleta spagnola Fernandez Osorio.

ore 11:00

Sara Cardin si impone sulla spagnola Fernandez e porta nel bottino dell'Italia la medaglia di bronzo!

ore 11:30

Luca Maresca(-67kg) e Angelo Crescenzo (-60kg) riescono a passare il primo turno ma vengono entrambi fermati al secondo incontro. Luca Maresca cede il passo al francese Lopes per 2-1, e Crescenzo si arrende al tunisino Azzoauzi per 4 -2.

ore12:00

Luca Maresca e Angelo Crescenzo accedono alla finale per il bronzo.

ore 12:45

Sfuma il sogno del podio per i due karateka che devono accontentarsi del 5° nelle rispettive categorie. Luca Maresca perde contro lo spagnolo Ennkhaili, mentre Angelo Crescenzo contro l'egiziano Salama.


European Cup di bronzo per Matteo Piras a Celje-Podcetrtek

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20180623 Celje 01Con una bella gara nei 66 kg Matteo Piras è salito sul podio dell’European Cup Senior a Celje-Podcetrtek che registra la partecipazione di 314 atleti provenienti da 25 nazioni. Tre vittorie sull’ungherese Pongracz, sull’ucraino Mameidov e sul francese Azema prima della discussa semifinale con il polacco Golus, ma Matteo Piras non ha perso la concentrazione e si è imposto sul russo Balkarov, aggiudicandosi così la medaglia di bronzo. “Sono contento per questo risultato – ha detto Matteo Piras - anche se mi va un po’ stretto perché avrei potuto fare meglio. Sono comunque felice, perché per tutta la settimana ho avuto un virus che mi fatto arrivare quì un po’ in riserva ma, alla fine, ho trovato l’energia, più mentale che fisica, per arrivare in fondo! Ringrazio i miei allenatori ed il Centro Sportivo dei Carabinieri che mi supporta sempre! Paolo Bianchessi che mi sopporta e Alessio Mascetti che mi ha seguito a bordo tatami, a loro un ringraziamento particolare! Ora un po’ di riposo a casa e poi di nuovo sotto a lavorare in vista di prossimi appuntamenti!”. “Matteo è stato molto bravo – ha aggiunto coach Paolo Bianchessi - la gara non costituiva un obiettivo, nonostante il livello a Celje sia sempre molto alto, ma come passaggio per impegni successivi più importanti e, per com’è andata, possiamo dire che siamo soddisfatti”. La spedizione italiana, che si è sensibilmente assottigliata rispetto i 47 pre-iscritti, ha registrato anche i quinti posti, con tre vittorie ciascuna, di Anita Cantini nei 57 kg e di Chiara Cacchione nei 63 kg.

Giochi del Mediterraneo: un oro e tre bronzi per un esordio eccellente!

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KarateGdM2018Roma, 23 giugno 2018 – Un esordio eccellente quello dell’Italia del Karate ai Giochi del Mediterraneo che si sono aperti oggi a Tarragona (SPA) e che hanno visto gli azzurri del kumite totalizzare 4 podi: uno d’oro e tre di bronzo.
Il gradino più alto l’ha conquistato Silvia Semeraro, oro nei -68 chilogrammi, con una gara perfetta nella quale ha messo in fila la montenegrina Rakovic e la bosniaca Cavar, sconfitte entrambe per hantei e battuto nettamente l'egiziana Mohamed (3 a 0) conquistandosi un posto in finale. Ha trovato a contenderle il primo posto nella categoria la turca Eltemur che ha affrontato con grande sicurezza e sconfitto per 2-0. “E’ stata una giornata strepitosa, sono veramente felice di aver portato a casa questo oro che è importante sia per me che per la squadra azzurra. Voglio ringraziare il CONI e la FIJLKAM che mi hanno permesso di essere qui e, ovviamente, il centro sportivo dell’Esercito per il grande sostegno che dà allo sport italiano.”
La prima medaglia della giornata è stato il bronzo della campionessa Sara Cardin, che invece qualche rammarico l’ha espresso: “sono contenta a metà per questa medaglia perché a me piace l’oro. Purtroppo nel primo incontro ho pagato un attacco portato male e che fruttato il vantaggio alla mia avversaria e questo errore mi è costato l’incontro. Sono stata ripescata e, nonostante le difficoltà sono riuscita a mantenere la concentrazione e portare a casa il risultato. E’ stata una gara complicata dato che stiamo vivendo un periodo agonistico molto intenso ed è difficile fare sempre medaglia. Ma ora avremo un piccolo stacco e poi ricominceremo ancora più forte in vista dei mondiali.” Sara Cardin ha perso per 1 a 0 contro la turca Yakan, ha nettamente sconfitto la macedone Zaborska (3-0) e ha conquistato il podio dei 55 chilogrammi ai danni della spagnola Fernandez.
Le altre due medaglie di bronzo sono arrivate da Viola Lallo (-61kg) e da Jendoubi Rabii (-75kg). La toscana Lallo ha esordito con successo contro la francese Heurtault  (3-1) per poi cedere alla slovena Ristic per 4-0. Trascinata in finale per il bronzo ha battuto nettamente (5-0) la croata Lenard. “La gara è difficile perché ci sono nazioni molto forti, ma ero concentrata e sapevo di esserci sia fisicamente che con l’allenamento. La testa è l’elemento essenziale e io ero concentratissima, ho combattuto con la testa e sono riuscita a prendermi quello che secondo me mi spettava!”
Jendoubi Rabii ha esordito perdendo di misura contro il croato Garibovic (2-3), ma venendo da questi ripescato: Rabii non ha perso l’occasione di portare a casa l’ultimo bronzo della giornata sconfiggendo il francese Relifox per 2 a 0. “E’ arrivato il bronzo ed è stata un’opportunità fantastica essere qui, ringrazio di cuore per aver avuto questa bellissima chance. Son contento di dedicare questa medaglia all’Italia, alla nostra grandissima Federazione, al CONI e a tutti quelli che ci hanno seguito, grazie!”

A questi grandi risultati si sono aggiunti i due quinti posti di Luca Maresca (-67kg) e Angelo Crescenzo (-60kg). Entrambi riescono a passare il primo turno, entrambi vengono fermati al secondo incontro ed entrambi vengono ripescati purtroppo rimanendo ai piedi del podio: Maresca perde contro lo spagnolo Ennkhaili, mentre Crescenzo cede all'egiziano Salama.
E’ stata in gara oggi anche Erminia Perfetto (-50 kg) che è stata fermata all’esordio dalla greca Kavakopoulou e non ripescata.

Domani seconda e ultima giornata per il Karate con in gara gli azzurri Clio Ferracuti (+68 kg), Michele Martina (-84 kg) e Simone Marino (+84 kg).

Tarragona 2018 Live: Bronzo per Michele Martina nel Karate

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 xfb copy24 giugno 2018 Seconda giornata della 18ª edizione dei Giochi del Mediterraneo.
Karate
Salgono oggi sul tatami Michele Martina (-84kg) Clio Ferracuti (+68kg) e Simone Marino (+84kg)

 ore 09:26
Interrotto alle eliminatorie il percorso di Simone Marino nei +84 kg che nonostante un pareggio per 4 a 4 non riesce a passare il turno. L'atleta dell'Algeria Daikhi Hocine, come da regolamento, piazza il primo punto e ha la meglio sul nostro azzurro.

Ore 9.40
Michele Martina vince il primo incontro all'hantei contro il Greco Tzanos

Ore 10.20
Michele Martina cede il passo per 3 a 0 al forte Macedone Jakupi Berat

Ore 10.58
Michele Martina vince il ripescaggio per 2 a 0 a spese del Bosniaco Muhovic Meris e si qualifica per la finale valida per il bronzo -84Kg
Anche Simone Marino ripescato disputerà la finale per il Bronzo +84kg

Ore 11.26
Clio Ferracuti perde 4 a 3 con la Bosniaca Bektas Mirnesa 

Ore 12.10
Michele Martina vince agli hantei con il Serbo Cvrkota Dejan in un incontro fantastico!!! medaglia di bronzo nei -84Kg per l'Italia! 

Ore 12.48
Simone Marino nei +84 Kg non riesce nell'impresa e si classifica al 5° posto in un incontro finito in parità ma con il primo punto messo a segno dal Macedone Arsovski Zharko

 

Lotta

Ore 10.21
Ignazio Sanfilippo nei 67kg Greco Romana perde con il Francesce Ozay Yasun per 8 a 0

Fabio Parisi nei 87kg Greco Romana cede per 5 a 0 al Croato Huklek 

Ore 10.43
Jacopo Sandron non riesce a superare il primo turno con l'atleta Croato per 8 a 0

Ore 11.23
Anche Riccardo Abbrescia non riesce a superare il primo turno con il Croato Starkevic per 7 a 3

 

Giochi del Mediterraneo: un oro e quattro bronzi nel Karate! Lotta, Sanfilippo e Roccaro domani ai ripescaggi

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Michele Martina Bronzo Giochi MediterraneoRoma, 24 giugno 2018 - Si chiude il sipario sui Giochi del Mediterraneo per la Nazionale italiana di karate. A far brillare d’azzurro Terragona oggi è stato Michele Martina che nei -84 kg si aggiudica la medaglia di bronzo. Il percorso dell’azzurro parte benissimo vincendo il primo turno contro il greco Tzanos per hantei (0-0): Michele si prende così una grande rivincita dopo il bronzo perso due settimane fa proprio contro l’ellenico nella tappa di Premier League ad Istanbul. Lo stop arriva al secondo turno quando il macedone Jakupi Berat si impone per 3-0: l’avanzata dell’avversario regala i ripescaggi all’atleta di Tivoli che vince subito per 2-0 contro il bosniaco Muhovic Meris per poi mettersi al collo la medaglia di bronzo dopo una finalina tiratissima con il serbo Cvrkota Dejan risolta per hantei. “La gara è partita in sordina per me – commenta Martina -, ero un po’ teso e poi ho subito un infortunio proprio nel primo incontro che mi ha un po’ infastidito per tutta la competizione. Nei ripescaggi è andata meglio e sono contento di essere riuscito a salire sul podio”. Quinto posto invece per Simone Marino nei +84 kg che non riesce a superare il primo turno contro l’algerino Daikhi Hocine: fatale la regola dello senshu (vantaggio e vittoria all’atleta che mette a segno il primo punto) al termine del match sul 4-4. Con l’algerino in finale, Simone ottiene direttamente la finalina per il bronzo che però sfuma ancora una volta per senshu sull’1-1 con il macedone Arsovski Zharko. Niente da fare invece per Clio Ferracuti che perde 4-3 contro la bosniaca Bektas Mirnesa nei -68 kg. 
Il bronzo di Michele Martina si va così ad aggiungere ai tre ottenuti ieri da Sara Cardin, Viola Lallo e Rabia Jendoubi che insieme all’oro vinto da Silvia Semeraro chiudono il bottino dell’Italia a quota 5 medaglie. 

Lotta -Nella prima giornata dedicata alla lotta greco-romana sono due le speranze di medaglia: Ignazio Sanfilippo (-67 kg) e El Mahdi Roccaro (-97 kg) perdono entrambi al primo turno rispettivamente con i francesi Ozay Yasun (8-0) e Noumonvi (5-1), ma i due avversari, accedendo alla finalissima, regalano l'opportunità di ripescaggio ai due azzurri. Domani mattina Sanfilippo affronterà lo spagnolo Oscar Parra, mentre Roccaro se la vedrà con il turco Demirci Suleyman: in caso di vittoria saliranno nuovamente sulle materassine spagnole per giocarsi la medaglia di bronzo. Si chiudono invece amaramente i Giochi per gli altri azzurri in gara, tutti eliminati al primo turno. Riccardo Abbrescia non riesce a superare Starkevic nell’incontro terminato 7-3 a favore del croato, così come Fabio Parisi è costretto a cedere nei 87kg al croato Huklek per 5 a 0. Fuori in prima battuta anche il bronzo europeo Jacopo Sandron superato dal croato Lizatovic per 8-0.

Brava Linda! Politi seconda a Celje-Podcetrtek

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20180624 Celje 01Linda Politi ha conquistato la medaglia d’argento in Slovenia, in occasione dell’European Cup Senior a Celje-Podcetrtek. Dopo il bronzo di Matteo Piras dunque, è arrivata anche un’altra prova convincente grazie alla 25enne Linda Politi che ha guadagnato al finale nella categoria dei 78 kg con le vittorie per ippon ottenute su Arijana Peric (Germania), Veronika Mohoric (Slovenia) e Julie Pierret (Francia). “Linda è andata abbastanza bene, lei è molto regolare nelle sue prestazioni, arriva quasi sempre in zona podio. Ha fatto una bella gara, quattro incontri – ha detto coach Paolo Bianchessi – in finale è andata subito in svantaggio e si è trovata in difficoltà con la velocità di gambe della tedesca (Lisa Dollinger, ndr). Possiamo dire in ogni caso di essere soddisfatti”.

- RISULTATI COMPLETI

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